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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Processo Civile Telematico ..... aria di rinvio ?

A seguito dell' intervento del Ministro Cancellieri alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario, sono state molte le voci di Colleghi che hanno interpretato le parole del Ministro come l'annuncio di un parziale rinvio dell'obbligo di deposito digitale nel processo civile. Come è ben noto alla maggior parte degli Avvocati italiani, infatti, a   decorrere dal prossimo  30 giugno 2014 il deposito degli atti in corso di causa e dei ricorsi per decreto ingiuntivo dovrà essere effettuato esclusivamente per via telematica. Il Ministro Cancellieri, nel suo intervento del 24 gennaio u.s., ha dichiarato "d al 30 giugno del 2014, inoltre, il processo civile telematico sarà obbligatorio per tutti i procedimenti monitori" facendo trapelare - ad avviso di molti - un possibile rinvio per i procedimenti ordinari. Posto che, ad avviso di chi scrive, un messaggio di questo tipo non può essere univocamente interpretato come l'annuncio di un possibile rinvio

La verifica della firma digitale

Sempre nel quadro degli strumenti di cui l'Avvocato telematico non potrà fare a meno a partire dal prossimo 30 giugno 2014, non si possono non annoverare i software di verifica della firma digitale. Buona parte dei Colleghi che hanno iniziato ad utilizzare gli strumenti del PCT, oppure che da tempo si avvalgono della facoltà di effettuare le notifiche in proprio via PEC, conoscono i vari formati di firma digitale, fra cui, i più utilizzati, sono il PADES ed il CADES. Il primo è largamente impiegato per le comunicazioni fra Colleghi o, comunque, per tutte quelle attività diverse dalla sottoscrizione di atti digitali. Il PADES ha l'indubbio vantaggio della versatilità e della facilità di utilizzo, perché, non modificando il formato finale del file firmato (che rimarrà un classico PDF), sarà apribile e leggibile con un "doppio click" sul file stesso, senza necessità di attività particolari volte alla verifica della firma. Il CADES (o come da molti chiamato P7m), i

PCT a costo zero…. o quasi.

Parlando con Colleghi di altri distretti mi sono reso conto dell’assoluta disinformazione che regna in ambito di PCT, in particolare in ordine ai costi necessari alla fruizione dei servizi legati al processo civile telematico. Come è logico che sia le maggiori società operanti in ambito di editoria giuridica si sono buttate a capofitto nel mercato legato ai servizi telematici, sfruttando soprattutto quello che era l’assetto normativo antecedente al 2011. Prima del D.M. 44/2011 , infatti, vigeva per l’Avvocato l’obbligo di iscriversi ad un così detto PDA (acronimo di Punto di Accesso) per poter depositare atti e consultare i registri di cancelleria. Con l’approvazione del sopracitato decreto, invece, si è sostanzialmente abbandonato l’obbligo di adesione ad un PDA dando la possibilità al professionista di operare in piena libertà nell’ambito del processo civile telematico. Alla luce del fatto che, anche in virtù della contingenza economica attuale, è sempre più difficile f
L'avvento del Processo Civile Telematico in tutti i Tribunali di Italia è oramai prossimo, il 30 giugno - infatti - diverrà obbligatorio il deposito telematico di tutti gli atti civili in corso di causa. Tramite questo blog cercherò di mettere a disposizione di tutti i Colleghi l'esperienza maturata come referente informatico dell'Ordine degli Avvocati di Grosseto, anche al fine di agevolare tutti coloro che non hanno dimestichezza con il mondo dell'informatica