Processo Civile Telematico ..... aria di rinvio ?

A seguito dell'intervento del Ministro Cancellieri alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario, sono state molte le voci di Colleghi che hanno interpretato le parole del Ministro come l'annuncio di un parziale rinvio dell'obbligo di deposito digitale nel processo civile.

Come è ben noto alla maggior parte degli Avvocati italiani, infatti, a decorrere dal prossimo 30 giugno 2014 il deposito degli atti in corso di causa e dei ricorsi per decreto ingiuntivo dovrà essere effettuato esclusivamente per via telematica.

Il Ministro Cancellieri, nel suo intervento del 24 gennaio u.s., ha dichiarato "dal 30 giugno del 2014, inoltre, il processo civile telematico sarà obbligatorio per tutti i procedimenti monitori" facendo trapelare - ad avviso di molti - un possibile rinvio per i procedimenti ordinari.

Posto che, ad avviso di chi scrive, un messaggio di questo tipo non può essere univocamente interpretato come l'annuncio di un possibile rinvio, in ogni caso appare assolutamente chiaro come i Colleghi dello stivale non possano più permettersi di rinviare la propria formazione in materia di Processo Civile Telematico a "data da destinarsi", pena - quanto meno - l'astensione forzosa dalla presentazione di ricorsi per decreto ingiuntivo.

L'avvento del PCT, a mio modesto parere, dovrebbe essere l'occasione per far evolvere il nostro sistema giudiziario che, a regime, certamente gioverà dei grandi benefici portati dall'informatizzazione dei sistemi.
Indubbiamente l'attuale sistema normativo è in parte carente e certamente perfettibile, ma non per questo il professionista deve sentirsi giustificato nell'auspicare il classico "italico" rinvio alle calende greche.

  

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